CHI ERA MARTA

“Marta era la mamma, la moglie e l’amica che ciascuno di noi avrebbe desiderato, sempre con un sorriso e una parola di conforto per chi ne aveva bisogno. Marta era la voglia di vivere fatta persona.”

Il marito Fabio e il figlio Kris

Per chi conosceva Marta Magistrini, queste parole forse non servono, sa già qual era il suo animo, i sogni che nutriva, ciò di cui si occupava.

Raccontando chi era, vorremmo allora rendere chiaro a tutti gli altri il perché di questa iniziativa, che nasce in memoria di lei, e che si propone di realizzare uno dei suoi più grandi desideri: creare un’associazione che si occupasse di volontariato e di assistenza a bambini e ragazzi. Le contingenze non glielo avevano ancora permesso. E il tempo glielo ha negato.

Dopo la laurea in architettura, conseguita nel 1993 a pieni voti presso il politecnico di Milano, Marta ha iniziato a lavorare per la ditta Alessi. Era una persona dinamica e intelligente, profondamente attenta ai dettagli e con un grande senso di responsabilità verso qualsiasi attività intrapresa. Amava le cose belle, la sua ricerca estetica non era però circoscritta agli aspetti esteriori, amava anche ciò che di bello c’è nell’intimo e nelle azioni delle persone. La sua attività lavorativa, così, si è coniugata da sempre con un impegno costante, una profonda curiosità per la vita e il confronto con nuove sfide.

I suoi numerosi viaggi, di lavoro e non, tanto amati, l’hanno portata a conoscere situazioni e realtà diverse che mai l’hanno lasciata indifferente e il suo desiderio di confrontarsi con il nuovo, come pure l’amore particolare che ha da sempre nutrito per i bambini, dopo dieci anni di lavoro l’ha spinta a prendere un periodo di aspettativa per fare un’esperienza di volontariato in un orfanotrofio in Etiopia.

Forse anche per il fatto di non avere avuto figli e nel desiderio di continuare ad occuparsi di infanzia, poco dopo il suo ritorno si è impegnata attivamente nel promuovere la creazione della sezione Abio di Verbania, un’associazione di volontariato dedicata all’assistenza dei bambini in ospedale di cui ha coperto il ruolo di Presidente per 7 anni.

Dopo queste esperienze, la sua vita ha iniziato a prendere una direzione sempre più orientata ad un impegno verso gli aspetti sociali e pedagogici dei bambini, un percorso che è stato supportato da un corso di formazione per atelieristi tenuto a Reggio Emilia presso la Fondazione Reggio Children.

A questo punto Marta ha deciso di seguire completamente la sua inclinazione, ha lasciato il lavoro presso la ditta Alessi e ha svolto il ruolo di atelierista nel nido-scuola Giacomini a San Maurizio d’Opaglio.

Contemporaneamente ha intrapreso una collaborazione lavorativa con il Centro Aiuti per l’Etiopia di Verbania e poco dopo è diventata mamma adottiva. Questo l’ha fatta avvicinare al mondo dell’adozione e nel suo seno stava maturando l’idea di far nascere un’associazione a sostegno alle famiglie adottive.

Marta ci ha lasciati a 45 anni un sabato mattina, il 20 aprile 2013, in un incidente stradale, mentre si stava recando ad una riunione dell’associazione Abio.

Adesso Marta non c’è più e noi che l’abbiamo conosciuta cercheremo di continuare a fare ciò che lei desiderava tanto, quindi dare aiuto a chi ne ha bisogno perché Marta conosceva bene il valore di questa scelta.